A cena con l'assassino, Alexandra Benedict
A cena con l'assassino
Alexandra Benedict
Trama dal libro
Lily Armitage ha deciso che non metterà mai più piede a Endgame House, la grande dimora di famiglia in cui sua madre è morta ventuno anni prima. I suoi propositi, però, vacillano quando riceve una lettera dalla zia, che la invita alla sfida tradizionale che si tiene ogni anno: il Gioco di Natale. In cosa consiste? I partecipanti dovranno trovare dodici chiavi con i dodici indizi a disposizione. Quest’anno c’è un premio speciale: l’atto di proprietà di Endgame House.A Lily non interessa nulla della casa, ma nel biglietto c’è un dettaglio che basta da solo a convincerla: durante i giochi verranno rivelati gli indizi per scoprire finalmente la verità sulla morte di sua madre. Ma è davvero così o si tratta di uno scherzo di pessimo gusto?
Per scoprirlo, Lily deve trascorrere dodici giorni nella grande casa insieme ai cugini, risolvendo enigmi e indovinelli per rivelare, uno a uno, i segreti più oscuri della famiglia Armitage.
Quando una tempesta di neve isola la casa da ogni contatto con l’esterno, tutto può succedere...
Recensione
A cena con l’assassino di Alexandra Benedict si presenta come un romanzo che combina abilmente tensione psicologica e mistero, ambientato in un’atmosfera densa di segreti e risentimenti. La trama si sviluppa nel microcosmo inquietante di una vecchia dimora familiare isolata da una tormenta di neve, dove rancori sopiti e traumi infantili riemergono con forza, intensificando il conflitto tra i personaggi. Sebbene il contesto sia tutto fuorché sereno, la lettura risulta sorprendentemente avvincente, grazie alla capacità dell’autrice di evocare un senso palpabile di mistero e di creare un’ambientazione che sembra avvolgere il lettore, rendendolo parte integrante del racconto.La narrazione al presente, scelta insolita ma efficace, intreccia passato e presente, sottolineando come le ombre del tempo trascorso influenzino profondamente le dinamiche attuali dei personaggi e gli eventi del romanzo. Questo intreccio di temporalità non solo arricchisce la trama, ma rende anche il lettore più consapevole della stratificazione psicologica e narrativa su cui si fonda l’opera.
Il romanzo si struttura in dodici giorni e dodici tappe, un chiaro omaggio ai meccanismi dei giochi da tavolo investigativi. Attraverso una serie di enigmi intricati, Alexandra Benedict accompagna il lettore in un viaggio che non è solo fisico, tra le stanze labirintiche della dimora, ma anche psicologico, esplorando le menti complesse e tormentate dei protagonisti. Il labirinto diventa così una metafora potente delle loro personalità, intricate e irrisolte, segnate da segreti decennali.
Le figure dei personaggi sono delineate con grande attenzione e profondità, un elemento che consente ai lettori più attenti di individuare precocemente il “colpevole”, senza però sminuire il piacere della scoperta. Gli enigmi, per quanto complessi, sono accompagnati da indizi disseminati con maestria dall’autrice, la quale, con grande trasparenza, offre le soluzioni alla fine del romanzo, quasi a riconoscere l’intelligenza e l’impegno del lettore.
In definitiva, A cena con l’assassino si distingue per la sua trama originale, una narrazione capace di intrecciare passato e presente con eleganza, e un’atmosfera che, come un buon gioco investigativo, sfida, intriga e affascina fino all’ultima pagina.
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