Tre insoliti delitti Matteo Strukul
Tre insoliti delitti
Matteo Strukul
Trama dal libro
1199: è la vigilia della festa di san Nicola e Kaspar Trevi, cavaliere templare, viene convocato dal reggente del Regno di Sicilia, in visita a Bari per assistere ai festeggiamenti. All’alba un uomo è stato trovato ai merli della fortezza, con il ventre squarciato e le viscere esposte: si tratta di Giuseppe Filangieri, un tempo consigliere della defunta regina Costanza di Altavilla. Dell’omicidio è ritenuta responsabile Filomena Monforte, la bellissima dama della regina, su cui ricade la terribile accusa di stregoneria. La giovane è fuggita e il reggente ordina a Kaspar di ritrovarla e consegnarla alla giustizia. Il templare non è stato scelto a caso: egli fa infatti parte dell’Ordine di San Bernardo di Chiaravalle, una confraternita di cavalieri-esorcisti dediti a combattere il demonio, in qualsiasi forma si manifesti. Sulle tracce di Filomena, Kaspar si ritroverà ad attraversare la nostra penisola da sud a nord, in un viaggio rocambolesco e funestato dalla morte: in ogni città in cui Filomena si rifugia, qualcuno viene ucciso in modo brutale. Cosa si cela dietro questi omicidi? La ragazza è davvero una strega, o un pericolo molto più terreno del diavolo è in agguato nell’ombra?
Recensione
Questo avvincente thriller storico, ambientato nell'Italia medievale, intreccia sapientemente superstizione e realtà, utilizzando la caccia alle streghe come pretesto per svelare complessi intrighi politici e segreti inconfessabili. Matteo Strukul, ancora una volta, dimostra una straordinaria maestria nel creare un'atmosfera storica densa e coinvolgente, descrivendo con precisione l'oscura e affascinante ambientazione medievale, intrisa di barbarie.
Ho apprezzato particolarmente la scelta di un linguaggio semplice e scorrevole, che rende la lettura piacevole e accessibile anche a chi non è avvezzo ai romanzi storici. L’autore delinea abilmente i personaggi, tratteggiandone le personalità con grande cura, attraverso sfumature e dettagli che li rendono vivi e credibili. Il protagonista, Kaspar, emerge diviso tra la sua fede e il dubbio, affrontando un dilemma morale e una sfida investigativa che lo portano a mettere in discussione le sue certezze e a confrontarsi con le tenebre del suo tempo.
Conducendo il protagonista tra Bari, Roma e Venezia in un frenetico susseguirsi di eventi alla ricerca di un male oscuro, Matteo Strukul riesce a farmi empatizzare con il personaggio e le sue fatiche. Kaspar appare come un uomo dalla personalità buona e devota, attraverso i cui occhi è possibile vivere la sua esperienza, nonostante la narrazione non avvenga in prima persona. Questo è stato, a mio avviso, il punto di forza del libro.
Ricca di avventura, cospirazione, mistero, passione e mito, la storia si sviluppa con un ritmo incalzante e costante, alternando magistralmente momenti di alta tensione a riflessioni introspettive del protagonista, che ne arricchiscono ulteriormente la profondità.
Oltre a una trama avvincente e ricca di colpi di scena, il romanzo offre una finestra affascinante sulla società medievale, svelandone le contraddizioni, i lati oscuri e le profonde divisioni tra potere, religione e superstizione. È un'opportunità per immergersi in un periodo storico colmo di fascino e mistero, dove il confine tra bene e male è spesso sottile e sfuggente, intriso di segreti, retroscena complessi e tradizioni antiche.
A questo proposito, non posso che ribadire la mia ammirazione per la puntuale e meticolosa ricostruzione dell'ambientazione basso medievale e per l'intrigante miscela di richiami magici e tradizioni popolari che Strukul riesce a infondere con rara abilità. Ancora una volta, Matteo Strukul è riuscito a conquistarmi, confermandosi come uno dei miei autori preferiti, capace di trasportarmi in mondi lontani e di regalarmi un'esperienza di lettura che sa coniugare emozione, storia e mistero in un modo unico e coinvolgente.
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