Sanguis Ignis Saga, Giada S
Colei il cui nome è sussurrato nel vento
Per tutti gli appassionati del genere fantasy, oggi desidero introdurvi alla dilogia di Giada S, un’opera che merita un posto speciale nella vostra libreria. La saga, intitolata Sanguis Ignis, si compone di due volumi: La regina della vita e della morte e La regina di luce e tenebre. Entrambi i romanzi intrecciano avventura, introspezione, e un profondo senso di responsabilità verso gli altri, conducendo il lettore in un viaggio tanto epico quanto intimamente personale. C'è da dire che non mancano le componenti romantiche 🩷 e piccanti 🌶️ nel corso della narrazione!
Al centro di questa storia troviamo Eileen, una principessa che non solo fugge dai suoi carcerieri e oppressori, ma intraprende un cammino per sottrarsi a una prigionia ancora più insidiosa: quella imposta dalle sue stesse paure e traumi.
Il primo volume si concentra sulla fuga di Eileen, offrendo al lettore un’immersione totale nella sua psiche e nella complessità degli altri personaggi grazie anche alla narrazione in prima persona con doppio pov: quello di Eileen principalmente, e quello del demone. L’autrice delinea in maniera vivida non solo l’aspetto esteriore dei protagonisti, ma soprattutto ne tratteggia i profili psicologici permettendo al lettore di conoscerli ed empatizzare. Ogni figura che popola la narrazione diventa così specchio di riflessioni universali incarnando personalità differenti ma comunque gli stessi valori morali.
La conclusione del primo volume, tuttavia, si avvolge intorno ad un cliffhanger che invita il lettore a divorare con fervore le pagine del secondo capitolo della saga.
Nel secondo volume della dilogia Sanguis Ignis, La regina di luce e tenebre, la scrittura dell’autrice raggiunge una nuova maturità, dimostrando un’evoluzione stilistica e narrativa evidente rispetto al primo capitolo.
La narrazione continua in prima persona con doppio pov, con l'aggiunta occasionale anche della terza persona per alcuni eventi che non vedono coinvolti direttamente i protagonisti, tecnica applicata bene e delicatamente.
Le descrizioni rimangono vibranti e coinvolgenti, ma ciò che emerge con particolare forza è l’approfondimento dei personaggi: ora più consapevoli di sé stessi e delle proprie scelte, essi affrontano decisioni complesse che mettono alla prova le loro convinzioni e il loro coraggio.
In questo secondo atto, pur proseguendo il tema della crescita e della maturazione individuale, il focus narrativo si sposta: sono gli eventi a diventare il fulcro centrale. La narrazione assume un ritmo serrato, ma al contempo calibrato, che consente al lettore non solo di seguire gli sviluppi della trama, ma anche di immergersi completamente nell’azione, vivendo ogni scena con un’intensità palpabile. La cadenza temporale degli eventi è ben orchestrata e lineare con crescita dei personaggi.
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